mercoledì 11 novembre 2015

Pranzo agriturismo al Capretto

Ripetendo l'incontro biennale, ormai diventato triennale, ci siamo ritrovati lo scorso 8 novembre presso l'agriturismo Al Capretto di San Vendemiano, la proposta avanzata dal nostro istruttore del 108°corso AUC Rolando Stanghellini ha subito trovato facile esca, e nel men che non si dica Dario Tomasella ha contattato Nicola Basso e tutti gli altri, il rigraziamento sentito va innanzitutto a loro, io poi mi sono interessato a trovare un luogo che rispondesse alle caratteristiche chieste da alcuni di voi, cioè che fosse equamente distante fra tutte le zone di residenza e vicino ad un'uscita autostradale, l'esito da quel che mi sembredalle vostre impressioni mi pare sia stato buono, reso ancora più positivo e gradevole da una splendida e calda giornata che non sembrava di novembre ma bensì di qualchè mese fa. Alcuni di noi, precisamente Dario Tomasella, Dario Lodes, Marcello Pozzar, Franco Giacomin, Luigi Da Re ed io, si sono ritrovati presso un caffè di San Vendemiano ed abbiamo avuto molto di scambiare piacevolmente quattro chiacchiere, a loro si sono poi aggregati i vicentini ma data l'ora avanzata ci siamo avviati tutti verso l'agriturismo.

Questi sono i nomi dei partecipanti:

01. Rolando Stanghellini
02. Dario Tomasella
03. Dario Lodes
04. Andrea Polo
05. Franco Giacomin
06. Giovanni Zotta
07. Mirco Iannone
08. Andrea Simoni
09. Luigi Da Re
10. Nicola Basso
11. Marco Petrin
12. Fabrizio Bellucco
13. Mirco Sarto
14. Paolo Codella
15. Franco Meneghin
16. Giampiero Botteon
17. Oscar Caputo
18. Giuseppe Plescia
19. Tiziano Pozzato 

20. Marcello Pozzar 

All'inizio del pranzo è stato fatto un breve ricordo da parte di Lodes di  Loris Rigatelli, il gigante buono e bestemmione che ci ha lasciato 3 anni fa ed è stato fatto un minuto di raccoglimento in sua memoria.

Non voglio aggiungere altre parole, ringrazio tutti voi per la partecipazione augurandomi come le altre volte che chi non è mai venuto possa "ravvedersi" in futuro, il sogno sarebbe quello di ritrovarci una volta almeno tutti insieme, mettendo da parte eventuali vecchi rancori, ruggini e timori che possono frenare chi dopo tanto tempo ritiene di non aver nulla da dire o da ricordare, chi è stato preso da questi dubbi e poi ha partecipato a qualcuno dei raduni si è subito ravveduto ed ora è il primo a sollecitare nuovi incontri rendendosi conto che non bisogna certo aver paura del nostro passato, l'incognita che semmai deve preoccuparsci è il futuro, proprio per questo faccio mio il motto di Gandhi : "Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre " occasioni di imparare ce ne sono sempre e l'amicizia ritengo sia una di queste, mantenerla viva e sempre accesa fra di noi è e dovrebbe essere una priorità da anteporre a molte altre.
Un abbraccio a tutti

Gianpietro